Che cos’è il Plaud NotePin? Il Plaud NotePin è un oggettino piccolo, ma con interessanti opportunità di impiego, perché ha davvero i numer...
Che cos’è il Plaud NotePin?
Il Plaud NotePin è un oggettino piccolo, ma con interessanti opportunità di impiego, perché ha davvero i numeri per rivoluzionare il modo di registrare e organizzare l’audio e gli audio appunti. Chi lo ha provato lo definisce un “game changer”, ovvero quel tipo di tecnologia che ti fa dire: “come ho fatto finora senza?”
Pensato per registrare tutto ciò che accade intorno, il NotePin punta sulla semplicità e sull’autonomia. Registra internamente, quindi senza consumare la batteria del telefono e soprattutto senza bisogno di stare lì a controllare l’app: premi e registra, premi di nuovo e smette. Tutto qui. Vibrazione e lucina rossa come segnale, e si parte a registrare.
Registra bene … anche se intorno c'è casino.
La qualità dell’audio è sorprendentemente alta, anche quando intorno regna il caos secondo Taverniti. Prova del nove? È stato testato in mezzo al frastuono di una fiera ed è riuscito a catturare tutto l'audio di una riunione e trascriverlo correttamente.
Il microfono è tarato apposta per distinguere voci e ignorare il rumore di fondo. E se preferisci regolare il guadagno a mano, puoi farlo tramite l’app. Intelligente e flessibile, come un micro fonico formato tascabile.
RISERVE.
Per come è fatto non ho visto una soluzione per mascherare il vento, intendo dire che nel video manca un esempio o un racconto di esperienza di acquisizione audio in esterno con vento, e tra gli optional non sembra esserci un rivestimento in stile "gatto per microfoni" (attenuatore del rumore del vento).
Mani libere, cervello acceso
Una delle magie del NotePin è che puoi lasciarlo su un tavolo, appenderlo al collo, agganciarlo al polso o posizionarlo sulla maglietta grazie a una clip magnetica. Nel bundle trovi cinturino, collanina e altre cose utili per non perderlo (o per sembrare un agente segreto in missione). E registri mentre fai altro, anche se ricevi una telefonata.
Intelligenza artificiale, il segretario che tutti vorremmo.
Dopo la registrazione, entra in scena l’IA. Non solo trascrive parola per parola, ma analizza, struttura e trasforma il parlato in contenuti utili: riassunti, to-do list, mappe mentali e perfino identificazione dei relatori. Se ti piace personalizzare, con i piani premium puoi anche creare modelli su misura.
Per esempio, puoi scegliere un modello “riunione” e troverai pronte le attività da fare, oppure un modello “intervista” con domande e risposte ordinate. Praticamente il tuo contenuto prende vita con un clic.
Rispetto al classico uso del telefono per registrare, il NotePin sembra vince su tutta la linea: non consuma batteria, non ti interrompe se ti chiamano e puoi posizionarlo dove vuoi. Registrare da lontano? Con il telefono è scomodo, con il NotePin lo fai.
E se vuoi avviare una registrazione dall’app mentre lui sta dall’altra parte della stanza, nessun problema: la connessione è sincronizzata.
App e web, una coppia affiatata.
Tutte le registrazioni sono accessibili sia via app che sul sito. Da lì puoi ascoltare, tagliare, esportare, trascrivere e persino cliccare su una parola per sentire il momento esatto in cui è stata detta. Non manca la funzione “trova il dispositivo” (per ora solo su iPhone), utile se l’hai lasciato tra i cuscini del divano.
Puoi anche importare file audio già registrati e farli elaborare dalla stessa intelligenza artificiale. In pratica, se sei un creativo, trovi pane per i tuoi pensieri.
Sicurezza prima di tutto: c’è anche il GDPR.
Chi lavora con informazioni sensibili sarà felice di sapere che i dati vengono gestiti su server AWS e sono conformi al GDPR. E se ti senti in vena di pulizie digitali, puoi eliminare ogni traccia una volta che hai finito di elaborare l’audio.
La privacy, insomma, qui è seria.
Quanto costa questo piccolo microfono?
Non è proprio economico, ad oggi su Amazon lo si trova oltre i 180 euro. Come sempre gli importi vanno commisurati con il risparmio e/o valore aggiunto che si ottiene nel proprio lavoro.
Inoltre il piano gratuito include 300 minuti di elaborazione mensile. Poi ci sono le versioni a pagamento: 90 euro l’anno per 1200 minuti, oppure il piano illimitato con funzioni avanzate come glossari personalizzati e modelli IA su misura.
Il prezzo quindi può risultare competitivo, soprattutto considerando quanto tempo (e fatica mentale) ti risparmia.
Non per tutti, ma per chi ci si ritrova ... è davvero utile.
Taverniti lo usa per tutto: dalle riunioni alle interviste, dalla creazione di contenuti alla stesura di email. È come parlare con se stessi, ma con qualcuno che poi ti trascrive tutto e te lo mette in ordine. Chi prende molti appunti o lavora con contenuti parlati può davvero cambiare approccio.
Le differenze con il fratellone “Plaud Note”.
Attenzione, però: il NotePin non registra direttamente sul web e non permette di trasferire i file al PC via USB-C come il fratello maggiore, il Plaud Note. Si affida al cloud per tutto, e su questo punto qualcuno potrebbe storcere il naso, o scegliere diversamente.
Piccolo fuori, potente dentro.
Il Plaud NotePin è un dispositivo pensato per chi vive (o sopravvive) tra parole, note, riunioni e idee da catturare al volo. È discreto, potente, pratico. E con l’AI integrata diventa il tuo alleato nella gestione delle informazioni.
Se ti serve un assistente silenzioso che registra e organizza meglio di un’agenda parlante, potresti averlo appena trovato.
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